Altra vittoria per il Palermo e altra prestazione convincente: un po’ come a Monza il pareggio sarebbe stato più giusto ma la squadra rosanero non ha rubato nulla, ha sfruttato un “regalo” degli avversari e ha difeso il vantaggio con grande volontà e determinazione.
Trarre conclusioni affrettate non avrebbe senso: il Leicester era ampiamente rimaneggiato e il Palermo, ancora lontano dalla formazione tipo, ha dovuto rinunciare all’ultimo a Brunori, affaticato. Senza punte il Palermo ha fatto fatica a verticalizzare ma ha confermato di sapere giocare “corto” e con poche sbavature.
C’è un altro dato che non può essere sottovalutato: nessun gol subìto in 180 minuti con avversari di serie A. E non è nemmeno un caso che Lucioni sia stato il migliore e che Nikolaou sia apparso giocatore di personalità. Tra le belle notizie di giornata anche il debutto di Blin e la buona prestazione di Henry.
LEICESTER: Hermansen 6 (dal 1′ s.t. Ward); Ricardo 5 (dal 25′ s.t. Vestergaard 6), Coady 6 (dal 25′ s.t. Golding s.v.), Okoli 6 (dal 38′ s.t. Nelson s.v.), Justin 5,5 (dal 35′ s.t. Thomas s.v.), Winks 6, Ndidi 6,5 (dal 38′ s.t. Alves s.v.), Soumaré 5,5 (dal 12′ s.t. Choudhury 5,5), Fatawu 6 (dal 25′ s.t. Mc Ateer 5,5), Mavididi 6,5 (dal 25′ s.t. Cordova-Reid s.v.), Daka 5 (dal 35′ s.t. Cannon s.v.).
PALERMO: Gomis 6,5; Diakité 5,5, Lucioni 7 (dal 12′ s.t. Nedelcearu 6), Graves 6 (dal 45′ p.t. Nikolaou 6,5), Buttaro 5,5 (dal 22′ s.t. Lund 6,5); Saric 6 (dal 12′ s.t. Vasic 6), Gomes 6 (dal 44′ s.t. Damiani s.v.), Ranocchia 5,5 (dal 38′ s.t. Peda s.v.); Insigne 5,5 (dal 44′ s.t. Corona s.v.), Di Mariano 6 (dal 12′ s.t. Henry 6), Di Francesco 6 (dal 25′ s.t. Blin).
Gomis 6,5: Qualche dubbio in occasione dell’uscita bassa su Mavididi che lo supera con un pallonetto (poi salvato sulla linea). Per il resto ordinaria amministrazione senza troppi problemi, deve fare molte parate ma nessuna particolarmente difficile. Forse la cosa più complicata è la parata di istinto sul quasi autogol di Nedelcearu.
Diakité 5,5: Partenza bruttina, piena zeppa di errori di misura in ogni fase del campo: sembra con le gambe pesanti. Buono un suo assist per Insigne. Nel secondo tempo si muove raramente dalla sua mattonella difensiva, a maggior ragione dopo il vantaggio rosanero.
Lucioni 7: Nella prima mezz’ora è il più pimpante di tutti, bravo sull’anticipo, reattivo, concentrato e molto positivo anche sulle palle alte. Per un’ora offre un rendimento molto alto, commette solo un grave errore in fase di impostazione regalando una palla gol agli avversari che non l’hanno sfruttata.
(dal 12′ s.t. Nedelcearu) 6: Dionisi gli “regala” mezz’ora, probabilmente non ha molte più energie considerato che si è aggregato al gruppo da pochi giorni (era con la Romania agli Europei): gli tocca la parte più complicata della partita, quella in cui il Leicester cerca il pareggio. Se la cava, anche se rischia l’autogol nel finale in scicolata: come rodaggio può andare bene.
Graves 6: Partita senza particolari affanni, aiutato dalla buona vena di Lucioni. Si fa male alla gamba alla fine del primo tempo, in ricaduta dopo uno stacco aereo: esce dal campo, inutile rischiare.
(dal 45′ p.t. Nikolaou) 6,5: Non deve ammazzarsi la vita ma dà l’idea di un giocatore di personalità che è in grado di dare un maggiore peso alla difesa rosa.
Buttaro 5,5: Il Leicester attacca soprattutto dal suo lato e lui soffre un po’, visto che la fascia sinistra non è casa sua. Sicuramente è applicato su ogni pallone ma il suo apporto è parziale, considerato oltretutto che supera raramente la metà campo: in qualche chiusura è palesemente in ritardo. L’uscita dal campo a metà ripresa è inevitabile.
(dal 22′ s.t. Lund) 6,5: Il cambio produce effetti, Lund – anche lui aggregato da poco al gruppo – assicura un po’ di dinamismo in più e attacca meglio la metà campo avversaria, sfruttando anche la stanchezza generale.
Saric 6: Una bella sorpresa. Parte con una marcia in più degli altri, recupera molti palloni e ne gioca tanti con personalità. Probabilmente non sarà titolare, almeno all’inizio della stagione, ma sembra già più “giocatore” di due anni fa.
(dal 12′ s.t. Vasic) 6: Parte da mezz’ala destra, poi si sposta da esterno alto a sinistra ed è bravo a confezionare una palla gol per Insigne: sembra cresciuto rispetto all’anno scorso.
Gomes 6: Il solito, nel bene e nel male. Gioca da play basso, amministra tanti palloni da smistare per cercare di uscire col palleggio dal pressing avversario. Ha il senso della geometria ma non accelera mai e preferisce quasi sempre appoggiare la palla a non più di dieci metri.
(dal 44′ s.t. Damiani) s.v.:
Ranocchia 5,5: Ci vuole mezz’ora prima di vederlo ma al primo guizzo potrebbe essere decisivo: si procura una punizione a tre metri dall’area di rigore e la calcia sopra la barriera a un pelo dall’incrocio dei pali: sarebbe stato un grandissimo gol. Ancora la condizione atletica lascia a desiderare.
(dal 38′ s.t. Peda) s.v.:
Insigne 5,5: Il giudizio non si discosta molto da quello di tante altre partite dell’anno scorso. Gioca a destra ed è molto impreciso, quasi impaurito di entrare nel vivo del gioco. Ha una buona palla sul sinistro ma la calcia male cercando il tiro a giro. Nella ripresa si riprende un po’ ed è anche sfortunato quando cerca il gol con un tiro al volo che si stampa sul palo.
(dal 44′ s.t. Corona) s.v.:
Di Mariano 6: Dionisi lo schiera a sinistra, nella fascia che lui ha calpestato tanto due stagioni fa: è sempre in partita, ha qualche buona accelerazione ma senza punte in avanti è difficile finalizzare la manovra.
(dal 12′ s.t. Henry) 6: Appena entrato tocca il pallone per il gol di Di Francesco: c’è anche la complicità della difesa avversaria. Sembra in grado di dare peso alla manovra offensiva. Lo vedremo meglio quando raggiungerà la migliore forma fisica.
Di Francesco 6: Gioca il primo tempo nel ruolo di Brunori ed è ovviamente spaesato, non ha i movimenti della punta. Nella ripresa si sposta a sinistra e il suo rendimento migliora: sfrutta con serenità l’occasione che la difesa avversaria gli lascia sul piede destro, confermandosi goleador del precampionato.
(dal 25′ s.t. Blin) s.v.: Prima apparizione in rosanero nonostante abbia respirato l’aria del ritiro da sole 48 ore: è una indicazione che Dionisi ci crede. Venti minuti da play basso nell’ambito di una partita che si era ormai spenta.
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Fonte: StadioNews24
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