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Napoli – Palermo 5 – 0 LE PAGELLE / Incubo rosanero, dal Maradona c’è poco da salvare
Ha un senso discutere di questa partita che è terminata dopo 12 minuti e che ha visto una superiorità imbarazzante delle seconde linee del Napoli sulle seconde linee del Palermo? Con un risultato finale mortificante? No, non ha senso. Verrebbe da dire: missione compiuta, perché è chiaro – vista la formazione iniziale completamente rivoluzionata, negli uomini e nel modulo – che il Palermo non aveva nessun interesse per la Coppa Italia.
Però c’è modo e modo di perdere. Soprattutto se sei in diretta televisiva in chiaro, c’è almeno un milione di persone che guarda la partita e una buona parte dei telespettatori sogna il colpaccio o comunque una bella figura della propria squadra rosanero. Cinque gol sono troppi.
Dionisi alla fine ha scelto di fare una rivoluzione, smentendo le sue stesse parole di martedì scorso, e schierando la difesa a tre; un centrocampo con Vasic e Saric dove Ranocchia avrebbe dovuto fare il vertice basso e un attacco con Le Douaron e Brunori. Al Napoli è bastato un po’ di pressing a centrocampo per fare sbandare la squadra rosanero. Sirigu, decisamente fuori fase, ha semplificato il lavoro dei partenopei.
C’è voluta quasi mezz’ora – e il rallentamento del Napoli, già appagato – prima di vedere qualche trama dignitosa e le prime palle gol (c’è anche un palo di Brunori). Ma è finita male, con la squadra che si è sbriciolata alla distanza e che deve adesso avere la forza di cancellare in pochi giorni questo brutto incubo.
L’unica domanda alla quale proprio non sappiamo rispondere è se Dionisi da questa gara avrà tratto almeno qualche indicazione (positiva o negativa che sia) che possa servire alla prossima partita di campionato, lunedì sera a Bolzano. Ma cosa c’è da salvare da questo 5 a 0?
NAPOLI: Caprile 5,5; Mazzocchi 6, Marin 6, Juan Jesus 6,5, Spinazzola 6,5; Lobotka 6,5 (dall’11’ s.t. Anguissa 6), Gilmour 6; Neres 7,5 (dal 31′ s.t. Kvaratskhelia s.v.), Raspadori 6 (dal 31′ s.t. Mc Tominay 6,5), Ngonge 7,5 (dall’11’ s.t. Zerbin 6); Simeone 6,5 (dal 31′ s.t. Lukaku 6,5).
PALERMO: Sirigu 4; Peda 4,5, Baniya 6 (dal 27′ s.t. Lucioni s.v.), Ceccaroni 4; Buttaro 4,5, Saric 5,5 (dal 27′ s.t. Segre s.v.), Ranocchia 5 (dal 18′ s.t. Gomes s.v.), Vasic 4, Lund 5 (dal 39′ s.t. Pierozzi s.v.); Le Douaron 5 (dal 18′ s.t. Insigne s.v.), Brunori 6.
Sirigu 4: La sua presenza voleva forse essere un premio a un grande portiere, si è rivelata un azzardo. C’era troppa ruggine da scrollarsi e poco tempo per farlo. Dopo 12 minuti ha sul groppone una brutta papera e un gol evitabile. Tutto il resto ha poco senso.
Peda 4,5: Paga certamente l’emozione di un debutto su uno dei palcoscenici più importanti del calcio italiano, non fa errori da matita blu (ingenuo sul 5 a 0, ormai il morale è a terra) ma nemmeno offre un contributo significativo.
Baniya 6: Il suo debutto da titolare è una delle notizie migliori della serata. Appare recuperato fisicamente e reattivo al centro della difesa. Ovviamente con tutte le attenuanti di una partita troppo squilibrata. La sua uscita dal campo per non farlo stancare troppo sembra un preludio alla conferma a Bolzano.
(dal 27′ s.t. Lucioni) s.v.: Debutto stagionale, dopo due mesi di stop. Bentornato, deve ritrovare il ritmo gara ma è già qualcosa che sia rientrato.
Ceccaroni 4: Comprensibile difficoltà nell’avvio di gara in cui il Palermo non supera la propria trequarti campo. In più sembra essere lui a dover marcare Juan Jesus nell’azione di corner che porta al 3 a 0. Sul 4 a 0 non può fare di peggio: regala la palla a Simeone dentro l’area e da lì viene fuori il gol di Neres. Sul 5 a 0 viene scherzato dall’appena entrato Lukaku.
Buttaro 4,5: Si fa saltare in velocità e con troppa ingenuità da Ngonge in occasione del 2 a 0. Gioca da esterno destro, un po’ spaesato e senza troppo ritmo.
Saric 5,5: Primo tempo positivo, sebbene anche lui faccia fatica a fronteggiare il pressing iniziale del Napoli. Ma quando c’è da amministrare la palla non è approssimativo e con Lund riesce a fare qualcosa di buono sul fronte sinistro.
(dal 27′ s.t. Segre) s.v.
Ranocchia 5: Gioca da vertice basso ma è un ruolo ‘improvvisato’ che in campionato non ha mai provato, almeno da titolare. Il suo piede educato si vede in occasione di qualche buona apertura ma il contributo è comunque ridotto come quello di gran parte dei compagni.
(dal 18′ s.t. Gomes) s.v.: La partita è già finita da un pezzo, la mezz’ora di gioco gli serve come allenamento sciogli muscoli.
Vasic 4: Schierato da mezz’ala destra, fatica a capirci qualcosa. Francamente non si è ancora capito quali sia il suo ruolo ideale. Prima di potere capire qualcosa si fa espellere per un fallo non cattivo anche se ‘spettacolare’ (una pedata in faccia a un avversario).
Lund 5: Uno dei più mobili e intraprendenti del primo tempo, cerca di dare respiro attaccando dal lato di Mazzocchi e consente al Palermo qualche momento per rifiatare. Nel secondo tempo naufraga anche lui.
Le Douaron 5: Non aggancia una buona palla di Saric a pochi metri dalla porta, si lascia cadere in area (sperando nel rigore che non arriva) dopo aver superato Caprile e poi sbaglia un gol a porta vuota dopo il palo di Brunori. Può essere consolante il fatto che sia stato comunque minaccioso (e forse più adatto a fare la seconda punta che non l’esterno) ma ci vuole molta più concretezza specie in partite dove le occasioni sono poche e bisogna capitalizzarle.
(dal 18′ s.t. Insigne) s.v.: Tocca la prima palla a 4 minuti dalla fine. Ed è un tiro in curva. Poi un altro tiro troppo centrale. Avrebbe voluto segnare nello stadio che ha più volte osannato il fratello.
Brunori 6: Mette in mostra le sue doti tecniche quando la palla (raramente) gli arriva con i giri giusti. Sfrutta una buona sponda di Le Douaron per provare la conclusione da fuori area che si stampa sul palo. Anche nel secondo tempo accarezza la palla con maestria e prova il tiro da fuori con meno precisione.
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Fonte: StadioNews24
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