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Mantova – Palermo 0 – 0 LE PAGELLE / Insigne ci mette qualità, Le Douaron convince

Il Palermo non approfitta dell’occasione ghiotta e si limita a portare a casa un punto che non muove la classifica più di tanto, visto che in questa giornata di campionato il pareggio è andato di moda un po’ ovunque (nove X su dieci gare). Pari complessivamente giusto al termine di una partita modesta, brutta, con pochissime emozioni e condizionata dalla fatica di un calendario troppo compresso. E gli spettacoli, a Mantova come altrove, sono stati abbastanza penosi.

La partita l’ha fatta il Mantova, nel senso che la squadra di Possanzini è riuscita a gestire il ritmo compassato, addormentando il match. Il Palermo ha trovato le contromisure per rischiare poco ma non ha quasi mai inventato nulla che potesse giustificare qualche rimpianto.

La gara ha confermato la buona vena dei soliti Insigne e Gomes, ma ha anche messo in mostra Le Douaron che, al centro dell’attacco (nella ripresa), sembra poter trovare una collocazione più redditizia. Si è visto anche Appuah (che però ha tanta strada da fare) mentre la conferma in negativo è quella di Ranocchia, preferito a Verre, ma ancora lontano dai suoi standard.

Si poteva vincere? Forse sì, ma se nessuna delle grandi è andata oltre il pari ci sarà anche una motivazione fisica che non può essere sottovalutata. A patto però che il Palermo torni a vincere in casa, altrimenti questo pareggio avrebbe un retrogusto ancora più amaro.

MANTOVA: Festa 6,5; Artioli 6, De Maio 6, Cella 6,5 (dal 40′ s.t. Brignani s.v.), Bani 6 (dal 32′ s.t. Solini s.v.); Trimboli 5,5, Fedel 6; Galuppini 6,5 (dal 26′ s.t. Bragantini s.v.), Fiori 6,5 (dal 26′ s.t. Ruocco s.v.), Aramu 5; Mancuso 5,5 (dal 32′ s.t. Debenedetti s.v.).

PALERMO: Desplanches 6; Diakité 5, Nedelcearu 6, Nikolaou 6, Ceccaroni 5,5 (dal 1′ s.t. Lund 6); Segre 6, Gomes 6, Ranocchia 5 (dal 26′ s.t. Verre 6); Insigne 6,5 (dal 26′ s.t. Appuah 5,5), Henry 5,5 (dal 12′ s.t. Le Douaron 6), Di Mariano 5,5 (dal 34′ s.t. Di Francesco s.v.).

Desplanches 6: In uscita bassa è molto bravo in un paio di occasioni in cui riesce a chiudere lo specchio della porta agli avversari. Deve ancora migliorare nelle uscite alte, l’impressione è che sia troppo ‘timido’ e che qualche volta sarebbe più opportuno fare qualche passo avanti. I tiri più pericolosi del Mantova, uno per tempo, terminano fuori.

Diakité 5: Comincia malissimo, con un intervento goffo su un cross che diventa un assist per Mancuso. È la prima avvisaglia di una giornata non felice, confermata da un altro intervento difensivo deficitario nel primo tempo e dalla disattenzione con cui fa scappare Fiori nell’azione del gol del Mantova poi annullato. Stanco e affaticato, in ogni giocata sembra mancargli la lucidità, anche se gli va dato atto di avere corso fino alla fine.

Nedelcearu 6: Il gioco a uomo su Mancuso lo porta spesso abbastanza avanti. Già che c’è prova anche qualche avventura in offensiva. Ma è reattivo, in scivolata, a tamponare l’errore iniziale di Diakité. E con Nikolaou forma una coppia abbastanza robusta.

Nikolaou 6: Mancuso e Fiori provano ad affacciarsi in area, lui è quasi sempre ben piazzato e riesce a rintuzzare gli attacchi, preoccupandosi più di spezzare che di costruire.

Ceccaroni 5,5: Fa il difensore anni ’70, sempre incollato all’avversario (Galuppini). Ne viene fuori una partita in cui copre la sua fascia ma la spinta è molto limitata. Se era questo il mandato lo ha fatto bene ma visto che esce all’intervallo l’impressione è che Dionisi si aspettasse qualcosa in più. E l’ammonizione subita a metà primo tempo non aiuta.

(dal 1′ s.t. Lund) 6: Anche lui si incolla su Galuppini e gli va bene in occasione del gol annullato; sembrava una sua ingenuità, in realtà è riuscito ad anticipare l’avversario che poi ha segnato con un fallo di mano. Attento in copertura, non si avventura mai.

Segre 6: Pressa tantissimo a centrocampo, in linea con l’andamento della partita. Rischia più volte l’ammonizione per qualche intervento rude. Porta a casa la sufficienza con la solita ‘tigna’ di giocatore che non si risparmia.

Gomes 6: Garantisce ordine e posizione, fa filtro e spesso è lui che prova la prima impostazione in un centrocampo che sembra via Ruggiero Settimo la domenica mattina. Poca possibilità di emergere ma la sufficienza se la guadagna.

Ranocchia 5: Primo tempo non pervenuto. Qualche giocata imprecisa, poca consistenza e nessuna invenzione. Nell’intervallo, evidentemente, suona la sveglia perché nel giro di un paio di minuti mette in mezzo un buon cross e va al tiro in diagonale impegnando il portiere. Poi ha anche l’occasione più ghiotta della partita, ma il suo tiro da otto metri non è abbastanza angolato e nemmeno tanto forte. Ancora una volta il suo bilancio è negativo.

(dal 26′ s.t. Verre) 6: La prima palla che tocca è di petto, in area, per fare assist a Segre. Sembra decisamente più a suo agio di Ranocchia nei meccanismi di squadra.

Insigne 6,5: Anche lui fa fatica a raccapezzarsi in una gara giocata in 25 metri, dove sono impossibili le accelerazioni. Però è sempre in partita, la squadra ‘pende’ sulla destra perché lui si fa spesso trovare disponibile alla manovra, sopratutto nel primo tempo, quando Ranocchia va per i fatti suoi. Nel secondo tempo distribuisce gioco con qualità sempre crescente, diventando per distacco il giocatore di maggior rendimento del match. Esce prima del tempo perché ha speso tanto e c’è da giocare anche domenica.

(dal 26′ s.t. Appuah) 5,5: Ritorna in campo, annunciato da Dionisi in grande forma. Ma in realtà si fa notare solo per un contropiede maltrattato con ciabattata finale che termina ampiamente fuori. La unizione nel finale poteva essere calciata meglio.

Henry 5,5: È la sua partita, quella in cui deve fare il centravanti di manovra che prova a ‘pulire’ palloni e a far salire la squadra. Per farlo lo fa, ma il peso offensivo è molto limitato: l’unica ‘invenzione’ è nel primo tempo quando difende palla, dialoga con Insigne e va a ricevere in verticale; purtroppo conclude molto alto. Troppo alto. Nella ripresa esce dopo pochi minuti.

(dal 12′ s.t. Le Douaron) 6: Per la seconda volta consecutiva, mancando Brunori, Dionisi gli dà la chances di giocare al centro dell’attacco al posto di Henry. Ed è la conferma che in quel ruolo può essere più utile che sulla fascia. Fa movimento, va al tiro dopo una bella azione in combinazione con Insigne. È convincente anche se non decisivo.

Di Mariano 5,5: Rispolverato dopo qualche gara in naftalina, onora la maglia con la solita partita di sacrificio e di corsa, punizioni conquistate, qualche fallo fatto e qualche sporadico tentativo di aprire una corsia sulla sinistra. Obiettivamente si spegne con il passare dei minuti, come una candela troppo corta.

(dal 34′ s.t. Di Francesco) s.v.: Oggi è toccato a lui rifiatare e dare il cambio nei minuti finali.

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Fonte: StadioNews24

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Redazione

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