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Palermo, il mercato non incide: da Appuah a Le Douaron, quanti flop
I problemi del Palermo affondano le radici su un calciomercato estivo che si sta rivelando deficitario e a tratti confuso. L’apporto dei nuovi acquisti, fin qui, è stato molto modesto, nonostante i grandi investimenti del City Group (solo il Pisa ha speso di più in Serie B).
E i tifosi, che già da alcune settimane criticano apertamente l’operato di Dionisi, adesso puntano l’indice anche sul direttore sportivo Morgan De Sanctis: è lui l’uomo chiamato in estate dal City Group per fare il mercato, seppure sotto la supervisione di una figura “super partes” come Riccardo Bigon.
De Sanctis era stato chiaro nella prima (e unica) conferenza stampa tenuta al “Barbera”: “La base dell’organico – aveva detto – è buona, le integrazioni saranno mirate a innalzare il tasso di fisicità della squadra”. In realtà la sessione estiva è stata quasi una rivoluzione, con undici acquisti e dieci cessioni. Numeri simili al calciomercato condotto da Rinaudo l’estate precedente, ma è stato netto il cambio di strategia.
Se Rinaudo aveva preferito rinforzare l’organico con giocatori di categoria, esperti e con promozioni alle spalle come Insigne, Ceccaroni o Lucioni, De Sanctis ha scandagliato il mercato estero, attingendo soprattutto dalle serie superiori. Il d.s. ha scelto per la maggior parte calciatori che fanno della fisicità la loro caratteristica distintiva, costruendo sempre il 4-3-3.
Ma la realtà si è dimostrata ben diversa. E così, ad esempio, a Frosinone, otto/undicesimi della formazione titolare c’erano già la scorsa stagione (Nikolaou, Le Douaron e Verre gli unici nuovi), a testimonianza che qualcosa non ha funzionato. Se da un lato il mercato finora non ha migliorato il tasso di rendimento, dall’altro il Palermo ha perso alcune ‘certezze’ come Brunori, Ranocchia e Lucioni. E ha lasciato nel ‘limbo’ gente come Vasic, Buttaro o Peda.
La porta ‘girevole’
Il Palermo, dopo l’addio di Pigliacelli, ha scelto di acquistare Alfred Gomis per affiancare un calciatore esperto al giovane Sebastiano Desplanches, ritenuto ancora ‘acerbo’ per essere il titolare. L’arrivo dell’ex Rennes aveva di fatto sconfessato l’esoso investimento fatto l’estate precedente sull’estremo difensore dell’Under 21, tant’è che Gomis ha giocato praticamente sempre fino all’infortunio. E qui i piani sono cambiati.
Il problema fisico di Gomis è stato grave, così De Sanctis si è rituffato nel calciomercato per trovare nuove soluzioni. Dopo diversi tentativi andati a vuoto, si è deciso che Desplanches era pronto per essere il titolare ed è stato preso lo svincolato Sirigu come secondo e ‘chioccia’. Gomis non può essere certo definito un flop, considerando che si è fatto male subito, ma era un giocatore che aveva subito di recente un altro grave infortunio.
Nikolaou c’è sempre, Pierozzi delude
Dimitrios Nikolaou è l’unico nuovo acquisto che è davvero entrato nei meccanismi. Il greco è il rosanero che ha giocato più minuti (1.235 tra campionato e Coppa) e in Serie B è stato sempre schierato titolare, saltando soltanto gli ultimi 25 minuti della gara col Cittadella per un problema fisico.
Rayyan Baniya doveva essere il centrale capace di risolvere gran parte dei problemi della retroguardia (soprattutto sulle palle alte) ma ha saltato troppe partite. In Serie B ha giocato soltanto quattro gare dal primo minuto, dimostrando qualità tecniche e personalità: ma ha saltato cinque match per infortunio e anche lui aveva uno ‘storico’ allarmante da questo punto di vista.
Niccolò Pierozzi, invece, ha deluso i tifosi. E non deve aver convinto nemmeno Dionisi, visto che è stato schierato titolare cinque volte su 13. Acquistato per giocare sia a destra che a sinistra, non è stato convincente su nessuna delle due fasce. L’ex Fiorentina ha accusato un infortunio che ne ha frenato la crescita e al suo rientro ha trovato Ceccaroni che ha scalato le gerarchie a sinistra.
Verre a caccia di continuità
Alexis Blin doveva essere quel giocatore in grado di alzare il livello a centrocampo. Anche lui, però, è incappato in un infortunio serio, che lo terrà fuori ancora a lungo. Per la verità, nelle sei partite disputate, non aveva ancora dimostrato l’ottimo livello visto a Lecce, anche in Serie A. Doveva essere il ‘gemello’ di Gomes ma si è visto poco e non ha spostato gli equilibri.
A centrocampo si è registrato il ritorno di Valerio Verre che, tra una condizione fisica da ritrovare e qualche piccolo infortunio, solo adesso sta trovando continuità. L’ex Sampdoria ha giocato quattro gare da titolare nelle ultime cinque, mostrando a sprazzi la sua qualità. Ecco, il problema è proprio questo: gli sta mancando la continuità di rendimento nell’arco dei 90 minuti.
I pezzi da novanta in attacco
I due pezzi da novanta – in termini di investimento – De Sanctis li ha riservati per l’attacco. Jeremy Le Douaron è stato l’acquisto più caro di tutta la Serie B. Il francese non è ancora riuscito a incidere e deve trovare una precisa collocazione (ha giocato a destra, a sinistra e al centro). Un rinforzo da quattro milioni di euro avrebbe dovuto essere importante da subito.
Cifre importanti anche per Stredair Appuah, autentico ‘mistero’. Dionisi ha detto recentemente che il francese farà “stropicciare gli occhi” ai tifosi, ma finora non si è quasi mai visto in campo. L’ex Nantes ha disputato due spezzoni, per un totale di 30′.
E poi c’è Thomas Henry. L’attaccante francese è stato spesso preferito a Matteo Brunori, ha giocato sette partite dal primo minuto, segnando due gol. Pochi per quello che dovrebbe essere il finalizzatore del Palermo e soprattutto il ‘sostituto’ del secondo miglior marcatore della storia rosanero. L’apporto di Henry è considerevole in termini di lavoro per la squadra ma se non segna lui, allora chi?
Bilancio quasi disastroso
Il bilancio a un terzo della stagione è quasi disastroso. Vero che è ancora presto per tirare le somme ed emettere giudizi definitivi, ma il Palermo si trova già a distanze abissali dalle prime posizioni – che valgono la promozione diretta – e servirebbe una rimonta importante per rientrare in corsa.
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Fonte: StadioNews24
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