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Palermo, cresce il nervosismo. E Dionisi manda un tifoso a “quel paese”
Che sia un momento difficile per la squadra rosanero lo testimonia il finale di Palermo – Sampdoria, terminata 1 a 1. Fischia l’arbitro Doveri, fischia il pubblico e il tecnico Dionisi, palesemente imbufalito, manda a quel paese un tifoso sistemato nel parterre della tribuna, a poca distanza alla sua panchina, con un frase inequivocabile: “Non mi rompere il ca**o“, accompagnata da un gesto “rafforzativo” del braccio.
Nulla di trascendentale, per carità: di cose del genere in uno stadio – specie a fine partita – se ne possono vedere tante. Con ogni probabilità il tifoso, o il gruppo di tifosi, a cui era rivolto l’epiteto stava contestando con insistenza l’operato del tecnico, criticato dall’intero stadio per il tardivo inserimento di Brunori.
Ma se un professionista come Dionisi, peraltro sempre affabile nelle dichiarazioni pubbliche, perde le staffe in questo modo dà il senso del nervosismo palese che serpeggia in viale del Fante anche a causa dell’assenza di risultati.
Il Palermo è ancora “tecnicamente” dentro la zona playoff ma ora deve guardarsi anche dietro visto che i playout sono distanti solo tre punti e il calendario non è particolarmente tenero: la prossima partita sarà ancora in casa, contro lo Spezia finora imbattuto. Un altro passo falso del Palermo farebbe peggiorare la situazione in modo irreversibile.
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Fonte: StadioNews24
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