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Palermo – Pisa 1 – 2 LE PAGELLE Segre e Brunori sul podio. Desplanches, che gaffe!
Due regali sono troppi per chiunque, figuriamoci per il Pisa – momentaneamente primo in classifica – che aveva impostato una partita sulla fisicità. Risultato: il Palermo perde l’ennesima partita in casa, perderà i playoff quando si completerà il turno nel weekend e dovrà ancora una volta masticare amaro, flagellandosi per gli errori commessi.
Nel primo tempo la squadra non ha convinto e per la verità non hanno convinto nemmeno le scelte di Dionisi, che ha fra l’altro riproposto la coppia Ranocchia – Verre in una gara che avrebbe forse richiesto più forza a centrocampo e meno tecnica. Il Pisa sul piano fisico è stato superiore e il Palermo non è stato quasi mai in grado di imbastire un’azione degna di nota. I due gol regalati (un rigore e una ‘papera’) hanno scavato la fossa.
Decisamente meglio il secondo tempo, giocato quasi tutto nella metà campo avversaria, con generosità, più convinzione e con un gol di Brunori che ha acceso le speranze. Ma la squadra di Inzaghi, perfetta per un campionato come quello di Serie B, ha tenuto botta con esperienza, con la giusta cattiveria e quel pizzico di fortuna che accompagna le imprese vittoriose. Il Palermo avrebbe magari meritato il pareggio ma questa è una litania che abbiamo ripetuto troppe volte. Dieci sconfitte però sono oggettivamente troppe. E non possono essere un caso.
Il calendario propone adesso la trasferta di La Spezia, non sarà una passeggiata ma probabilmente arriveranno i rinforzi (oggi bene Magnani). Sarà praticamente l’ultima chance, forse anche per Dionisi.
PALERMO: Desplanches 3; Magnani 6,5 (dal 37′ s.t. Baniya s.v.), Nikolaou 6, Ceccaroni 6,5; Diakité 5,5 (dal 30′ s.t. Pierozzi s.v.), Segre 7, Ranocchia 5,5, Verre 5,5 (dal 30′ s.t. Di Francesco 6), Lund 5,5 (dal 42′ s.t. Henry s.v.); Brunori 6,5, Le Douaron 5,5.
PISA: Semper 7; Caracciolo 6,5, Canestrelli 6, Rus 6,5 (dal 42′ s.t. Calabresi s.v.); Touré 6 (dal 29′ s.t. Sernicola s.v.), Abildgaard 7, Hojholt 6,5, Angori 6; Moreo 6, Meister 5 (dal 22′ s.t. Piccinini 5,5); Lind 6,5 (dal 42′ s.t. Arena s.v.).
Desplanches 3: Benedetto ragazzo, regala il 2 a 0 al Pisa con un grave erroraccio nel tentativo di impostare con i piedi; si impapera come un principiante e lascia la porta sguarnita a Lind, che segna la rete e ringrazia sentitamente. Purtroppo il portiere – pur essendo bravo e futuribile – è giovane, con poca esperienza e anche poca personalità. Il suo errore è ovviamente il più visibile di tutti, ma certo non l’unico. Paga il momento di grave nervosismo e la staffetta con Sirigu non ha fatto certamente bene al suo morale. Né può consolarlo l’affettuoso applauso della Nord che ha cercato di rincuorarlo. Adesso sarà dura ricostruire il duo dei portieri e questo diventerà un altro problema fra i tanti. A frittata fatta (ma anche prima) verrebbe da chiedersi perché c’è questa necessità di giocare con “l’uscita da dietro” che presuppone giocatori dai piedi vellutati (che non ci sono). Sul rigore sceglie un lato e gli va male. Secondo tempo quasi da spettatore.
Magnani 6,5: Buon debutto. Ha peso specifico e soprattutto sembra un giocatore in grado di arginare il problema sulle palle alte, soprattutto nella propria area. Si sgancia su tutti i calci piazzati a favore e in una occasione va anche vicino al gol. L’avremmo preferito al centro della difesa, se è un leader è meglio che stia al ‘volante’. Esce dal campo perché subisce un brutto pestone che lo limita fisicamente.
(dal 37′ s.t. Baniya) s.v.
Nikolaou 6: Nessun errore particolare da segnalare, ma si vede lontano un miglio che non si sente sicuro e che il reparto difensivo non è ancora ben registrato. Si rifugia speso in fallo laterale proprio per evitare problemi, però rispetto ad altre gare è parso più vivo e più tonico fisicamente.
Ceccaroni 6,5: Anche oggi è tra i più attivi in campo. Come difensore è tra i più sollecitati perché il Pisa attacca prevalentemente dal suo lato ma è utile anche in fase di impostazione, mostrando un piede molto più educato di tanti altri compagni. Oltre la linea di metà campo è uno dei più lucidi.
Diakité 5,5: Ripescato a sorpresa da Dionisi, sembra nervoso e per quanto generoso è piuttosto arruffone. Spinge in avanti senza risparmiarsi, ma i suoi sacrifici atletici non sortiscono effetti concreti proprio perché i suoi cross sono piuttosto sporchi.
(dal 30′ s.t. Pierozzi) s.v.
Segre 7: La partita tagliata a misura per le sue doti da combattente. C’è da fare a sportellate ad ogni minuto, c’è da gestire un pallone che è perennemente alto, c’è da fare contrasti ruvidi, c’è da raccattare palloni: tutta roba ampiamente compresa nel suo bagaglio tecnico. In più fa l’assist a Brunori recuperando un pallone poco fuori area e indovinando un passaggio filtrante per l’attaccante.
Ranocchia 5,5: Il fallo di mano che provoca il rigore (netto) è un’ingenuità troppo grossa per non incidere pesantemente sul voto. Un errore che probabilmente incide anche sulla sua serenità mentale, perché tranne qualche buon calcio piazzato difficilmente si vede un Ranocchia illuminato e illuminante.
Verre 5,5: L’esatto contrario di Segre. Questa non è la sua partita, viene sovrastato fisicamente dai giocatori pisani. C’è da chiedersi cosa abbia spinto Dionisi a inserirlo dall’inizio in una gara del genere. Verre raramente ha avuto la possibilità di giocare il pallone con serenità, con l’inevitabile conseguenza che in tutto il primo tempo non inventa quasi nulla. Meglio nella ripresa, quando il Palermo conquista campo e il Pisa decide di arretrare il baricentro. Esce a un quarto d’ora dalla fine senza benzina.
(dal 30′ s.t. Di Francesco) 6: Si piazza largo a sinistra e ha voglia di spaccare il mondo. Gioca molti palloni, cerca la giocata vincente, prova il tiro da fuori. Non ha molto tempo per incidere ma sembra pienamente recuperato dall’infortunio.
Lund 5,5: Il Pisa attacca soprattutto dal suo lato cosicché è difficile vederlo oltre la metà campo, gioca più come un difensore di una difesa a quattro. In un modo o nell’altro la parte difensiva la gioca bene, magari con qualche imprecisione quando ha la palla tra i piedi. In fase di spinta molto poco.
(dal 42′ s.t. Henry) s.v.
Brunori 6,5: Segna il suo terzo gol stagionale, una rete che rianima il Palermo e dà un senso alla partita. Brunori è bravo a farsi trovare smarcato e a calciare con precisione sul secondo palo. Nel primo tempo prova una conclusione in acrobazia ma la sua mezza rovesciata è piuttosto debole e viene parata senza problemi. Piace l’atteggiamento volitivo con cui va a cercare i palloni fuori dall’area di rigore. Unico neo, troppe volte in fuorigioco.
Le Douaron 5,5: Nel primo tempo solo una bella conclusione ma l’azione era viziata da fuorigioco, nel secondo tempo sta per sfruttare un errore difensivo di Canestrelli, con cui ingaggia un duello fisico, per poi andare a terra chiedendo un rigore (ed espulsione) che forse ci stava ma che l’arbitro non vede. Anche lui ha voglia di farsi vedere ma nel primo tempo palloni giocabili non ne arrivano; nella ripresa, quando il Palermo cerca la rimonta, la sua fisicità serve di più e sul finire della partita sfiora il pareggio con un tiro di sinistro da dentro l’area su cui il portiere avversario sfodera una grande parata.
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Fonte: StadioNews24
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