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Palermo, Lagalla ‘diserta’ lo stadio: quell’ultimatum sulla convenzione non è piaciuto

La poltrona riservata al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, nella tribuna autorità del “Barbera”, è rimasta insolitamente vuota. E l’assenza del primo cittadino, in occasione della gara contro il Brescia, non è passata inosservata a coloro che sanno interpretare i ‘segnali’ e leggono tra le righe.

L’amarezza

Il primo cittadino ieri (domenica 2 marzo, ndr.) era in città e non aveva impegni istituzionali, ma non è andato allo stadio. Non sarebbe una notizia di rilievo, ma questa assenza è arrivata nella settimana in cui la società rosanero ha lanciato una sorta di ultimatum per la firma della convenzione con il Comune di Palermo per la concessione dello stadio. Non ci sono commenti ufficiali, ma di sicuro – sono rumors dei giorni scorsi – il sindaco Lagalla non ha gradito i toni utilizzati dal Palermo per dichiarazioni che hanno avuto risalto nazionale.

L’intervista

In un’intervista rilasciata giovedì a Radio Serie A, l’amministratore delegato, Giovanni Gardini, ha fissato per il 31 marzo la scadenza ultima per la firma della convenzione. “Non possiamo più aspettare – ha detto Gardini – perché non possiamo più investire soldi a fondo perduto. Chiamasi investimento per questo motivo e quindi ci stiamo sostituendo in tutto e per tutto per risolvere ciò che non è stato fatto in oltre trent’anni, ci siamo assunti l’onere però adesso il punto è che o si chiude o si arriva ad una soluzione definitiva che ci permetta di non fermarci e prevedere ulteriori investimenti per un nuovo impianto, altrimenti qualcuno dovrà prendersi la responsabilità di dire alla città e ai tifosi che bisogna fare diversamente”.

L’impresa

Nessun riferimento specifico al sindaco e all’amministrazione, ma anche nessun distinguo. Alla fine di tutto il lavoro preparatorio, che è stato portato avanti nel corso di una lunga serie di incontri tra gli uffici comunali e i vertici del Palermo, probabilmente il sindaco si sarebbe aspettato qualche apprezzamento, anche perché con l’impegno di tutti si è arrivati a un passo dal traguardo, impresa che non era riuscita in altre circostanze, ad esempio quando il Palermo di Zamparini veleggiava stabilmente in Serie A.

L’iter della convenzione

L’iter della convenzione comunque non subirà scossoni. Le carte passeranno nei prossimi giorni all’attenzione del Consiglio Comunale che, nonostante qualche voce di dissenso, soprattutto tra le opposizioni, alla fine approverà il documento, magari con qualche ’emendamento’ al testo base. Ma saranno dettagli su alcune cifre, il Palermo avrà lo stadio per 80 anni e il Comune di Palermo la garanzia di conservare e migliorare un bene storico come quello di viale del Fante.

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Fonte: StadioNews24

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Redazione

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