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Palermo, l’esonero di Dionisi? Certo, certissimo, anzi… probabile

Anche il lunedì è trascorso in casa rosanero senza novità sostanziali. Dionisi è ancora in sella, mercoledì 19 la squadra riprenderà la preparazione dopo quattro giorni di vacanza e non è ancora finita la ricerca di un tecnico che possa guidare la squadra nel finale di stagione. Eppure i colloqui ci sono stati, tanti e approfonditi.
Fiumi di parole, come direbbero i Jalisse. I vertici del Palermo hanno analizzato a lungo i pro e i contro di un esonero del tecnico, sonoramente contestato dalla piazza e lungamente fischiato al termine della gara con la Cremonese. Ovviamente nemmeno ai piani alti hanno apprezzato la gara con la Cremonese, il modo in cui il Palermo ha gettato la vittoria che avrebbe riaperto il campionato e alcune scelte discutibili del tecnico.
Voglia di cambiamento
L’orientamento era – e lo è ancora, per quello che ci è dato di sapere o intuire – quello di cambiare guida in panchina: ma non a tutti i costi. Tradotto in parole molto semplici, Dionisi va via solo se l’eventuale alternativa può dare ragionevoli garanzie di buoni risultati e anche di entusiasmo nell’accettare di condurre un finale di stagione magari pieno di ostacoli e difficoltà ambientali ma che potrebbe anche essere esaltante se le cose dovessero prendere la piega giusta.
La “patata bollente” resta nella mani del direttore sportivo Carlo Osti, che finora ha mostrato buon senso nel cercare di riordinare la disastrata situazione ereditata a fine dicembre, e in quelle di Giovanni Gardini, che essendo l’amministratore delegato non può restare estraneo a una scelta delicata. Ma è scontato che la scelta dovrà essere avallata anche da Riccardo Bigon, per quanto più volte in questa stagione è stato detto che l’autonomia palermitana è assoluta.
Le “consultazioni” sono andate a vuoto
E tanto per essere chiari: se ancora dopo tre giorni non è stata presa una direzione precisa è evidente che nessuno tra i tecnici contattati, tutti quelli liberi e arruolabili, ha dato finora ampie garanzie in tal senso. O ha scelto di mettersi in gioco senza particolari garanzie di contratto a lunga scadenza. Oppure, altra deduzione lecita, non ha convinto tutti i soggetti che devono decidere. Perché non è detto che in società la pensino tutti allo stesso modo.
Ci sarà da attendere altre 24-36 ore circa per arrivare alla soluzione, qualunque essa sia. Mi rendo conto che i tifosi sono assetati di novità e vorrebbero sapere tutto e subito ma il compito del cronista on line è quello di informare in tempo reale, con i rischi del caso. E con Stadionews, in questi giorni, abbiamo seguito ora dopo ora gli sviluppi possibili di questa crisi tecnica. Che dunque può riservare nuovi colpi di scena.
Esonero o non esonero?
È corretto dire che se fino a lunedì pomeriggio l’esonero di Alessio Dionisi era dato quasi per scontato adesso è un po’ meno scontato. Resta un’ipotesi accreditata, forse la più probabile, ma aumentano le possibilità che tutto resti come prima. Prendendo in prestito il titolo di un popolare film italiano con Catherine Spaak e Claudia Cardinale potremmo dire: l’esonero di Dionisi? Certo, certissimo, anzi… probabile.
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Fonte: StadioNews24
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