Cronaca Locale
“Agrigento capitale della cultura”, Miccichè fa dimettere il presidente della fondazione. Di male in peggio
Si è dimesso, spinto dal sindaco Miccichè, il professore Giacomo Minio, presidente della Fondazione Agrigento 2025, l’organismo di gestione del programma. Siamo al primo mese del 2025 e Agrigento, la classe politica, continua a esprimere l’inidoneità all’importante opportunità per il territorio agrigentino
AGRIGENTO- “Con senso di responsabilità e spirito di servizio verso la mia collettività ho accettato la carica onorifica di Presidente della Fondazione Agrigento 2025, per realizzare, insieme al territorio, un grande sogno tra arte, economia, bellezza ed integrazione, profondendo l’esperienza maturata. Una sfida epocale”. Inizia così il comunicato stampa di Minio. “Ho lavorato con impegno e lucidità, dando autorevolezza e credibilità ad un ente appena costituito. Sono soddisfatto del lavoro svolto seppur tra non poche difficoltà, per aver messo una Fondazione nelle condizioni di essere pienamente operativa, con
una sua dotazioni economica ed una gestione particolarmente attenta al rispetto della finanza pubblica”, continua Minio. Il 2025, anno di Agrigento capitale italiana della cultura, sta rappresentando ciò che la classe politica e amministrativa del capoluogo tenta di nascondere sotto il tappeto: l’incapacità di gestire una opportunità di immenso rilievo. Viene l’amaro in bocca a pensare che rimane in sella il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, il vero responsabile dei ritardi e delle criticità emerse. Ma ancora, a nostro avviso, il peggio deve manifestarsi.
“Queste sfide vanno affrontate con razionalità e forte motivazione sentimentale”, scrive Minio nel comunicato, non nascondendo l’amarezza di sollecitazioni invasive della politica. “Oggi, lascio la Fondazione, anzitempo, su richiesta del sindaco Miccichè per favorire un avvicendamento squisitamente politico”. Dunque, alla cultura si sostituisce il gioco della politica, delle spartizioni delle poltrone, delle mire a gestire milioni di euro, tutto denaro pubblico. Minio evidenzia come “tutte le critiche in questi giorni emerse sui mass media, nulla hanno a che fare con le attività proprie della Fondazione Agrigento 2025, la quale, ai sensi del dello statuto vigente, deve esclusivamente occuparsi
della realizzazione di attività culturali. Esulano infatti dagli scopi della Fondazione le manutenzioni del territorio, dei siti e la sua infrastrutturazione a vari livelli (cartellonistica, reti stradali ed altro)”. Tutte criticità di cui dovrebbe risponderne il sindaco. Minio auspica che “la visione per questo territorio, le possibilità di connessione, di innovative reti relazionali, capacità di vedere oltre, la valorizzazione dei giovani, dei talenti, delle intelligenze non vada vanificata, ma resti nel territorio perchè si possano innervare programmi destinati a durare negli anni”. Purtroppo siamo propensi ad essere non pessimisti, ma realisti. E la realtà è l’incapacità del sindaco di Agrigento a tenere le redini dell’opportunità che offre Agrigento capitale italiana della cultura.
L'articolo “Agrigento capitale della cultura”, Miccichè fa dimettere il presidente della fondazione. Di male in peggio proviene da Corriere di Sciacca.
Fonte: Corriere Di Sciacca
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