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Calaiò: “Aspettarsi di più dal Palermo? No, anzi…”

Se da un lato la tifoseria rosanero non sembra essere soddisfatta per l’inizio di stagione, dall’altro c’è chi afferma che la partenza della squadra di Corini sia stata addirittura sopra le aspettative. È questa l’idea del palermitano Emanuele Calaiò, intervenuto ai microfoni di ‘PianetaSerieB’.

“Aspettarsi di più dal Palermo? No, tutt’altro – ha detto l’ex attaccante – ha già fatto tanto rispetto alle aspettative. Nella passata stagione nessuno si sarebbe mai aspettato la promozione in B: la squadra fu costruita con pochissime risorse, a due lire, e c’era incertezza sul fronte societario. Quest’anno, con la nuova proprietà, sono arrivati calciatori di qualità ma non è facile imporsi in Serie B. Il punto di forza dei siciliani è avere una tifoseria passionale e spettacolare, ma la stagione potrebbe continuare a nascondere delle insidie”.

Una tifoseria che, però, Calaiò non ha mai vissuto da giocatore rosanero: “So quanto è difficile per un palermitano vestire la maglia del Palermo – ha commentato – è sempre stato un mio pallino ma probabilmente il destino ha voluto così. Un piccolo rimpianto c’è sicuramente, ma il mancato approdo in rosanero non è dipeso da me. Ci sono state due opportunità. Quando lasciai Pescara, l’ultimo giorno di mercato il mio procuratore mi disse che c’era Zamparini al telefono, ma da buon siciliano decisi di mantenere la parola data al Napoli prima. Nella seconda occasione, in panchina c’era Bruno Tedino e stavo per firmare un contratto triennale. Poi il Parma non riuscì ad ingaggiare un’alternativa e la mia avventura in Emilia proseguì con un campionato che valse la promozione in A”.

Calaiò che, invece, ha giocato al Catania: “In seguito – ha raccontato – qualche tifoso palermitano ha deciso di legarsi al dito la mia esperienza lì mostrando un po’ di astio, ma è chiaro che quando sei un calciatore professionista non pensi alla rivalità che c’è fra le tifoserie”.

Infine, un commento sugli attaccanti di B: “Come non citare Coda – ha detto Calaiò – un attaccante fortissimo che può spostare gli equilibri anche se al Genoa non sta segnando come nelle passate stagioni. Poi penso anche a La Gumina e Moncini. Brunori mi ha impressionato perché è arrivato tardi nel calcio che conta ma sta dimostrando di essere forte e in grado di fare la differenza anche in cadetteria”.

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Fonte: StadioNews24

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Redazione

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