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Corini esonerato, le tappe del biennio del “Genio”: tanti bassi e pochi alti
Il Palermo esonera Eugenio Corini a sette giornate dalla fine del campionato: fatali le quattro sconfitte rimediate nelle ultime cinque partite e l’allontanamento definitivo dal secondo posto in classifica. Per Corini si conclude un biennio non brillantissimo, composto da qualche alto, ma tanti bassi.
Corini è diventato l’allenatore del Palermo il 7 agosto 2022 quando la stagione rosanero era appena iniziata: i calciatori guidati dal tecnico della Primavera Di Benedetto avevano già affrontato due partite di Coppa Italia, onorandole al meglio (vittoria contro la Reggiana, sconfitta ed eliminazione contro il Torino) dopo le dimissioni inaspettato di Silvio Baldini. L’inizio di campionato non è stato dei migliori con diverse battute d’arresto come i pesanti 3 – 0 subiti contro Reggina e Ternana, ma all’allenatore lombardo veniva giustamente data l’attenuante di un avvio tribolato, quasi in corsa, con un mercato non del tutto deciso da lui. Tant’è vero che la squadra riuscirà nel corso della stagione a rimettere in piedi la situazione a suon di vittorie (e tanti pareggi), centrando in pieno l’obiettivo stagionale scandito senza timor di smentita dal Ceo di City Group Ferran Soriano: il consolidamento della categoria.
Il rammarico più grande rimane il mancato piazzamento playoff nella passata stagione: il Palermo, seppur a fatica, era infatti riuscito a entrare tra le prime otto a una giornata dalla fine e per giocarsi la Serie A già nei playoff 2022/23 doveva ‘solamente’ vincere contro il Brescia. In quella partita andò in scena uno schema amarissimo che i tifosi rosanero rivivranno in loop in diverse occasioni, vale a dire vedere il Palermo in vantaggio per 2 – 0 a fine primo tempo sprecare tutto nella ripresa. Ai playoff andò il Venezia, seppur a pari punti con migliori scontri diretti e già da quel momento impazzò sui social l’hashtag “Corini out”.
Il pre-season 2023/24 è iniziato dunque in netta salita per Corini e il suo Palermo, con i tifosi che avrebbero preferito ripartire con un nuovo allenatore. Un grande calciomercato e un avvio da sogno in campionato avevano ammortizzato lo scetticismo iniziale. Il Palermo, dopo nove giornate e alla prima sosta di campionato, era al secondo posto e poteva essere potenzialmente primo in virtù della partita in meno dei rosanero rispetto al Parma.
Tra fine e ottobre e inizio dicembre il ‘primo disastro’, con una clamorosa crisi di risultati e una sola vittoria nelle successive otto partite, con in mezzo quattro pesanti sconfitte (tre casalinghe) contro Lecco, Sampdoria, Cittadella e Catanzaro. A seguire tra fine dicembre e fine febbraio un cammino da sogno macchiato solamente dalla sconfitta di Cittadella ma costellato di vittorie e punti pesantissimi: gli uomini di Corini hanno totalizzato quattro punti in due match contro il Como, pareggiato a Parma, vinto bene contro Bari e Modena. Un sogno che è durato fino al primo tempo di Cremona, dove i rosa in vantaggio di due gol e di un uomo erano addirittura secondi in classifica.
Dal fischio d’inizio del secondo tempo dello Zini il via allo psicodramma rosa, con il terribile uno-due della Cremonese che ha portato al pari finale (nonostante il modo in cui era arrivato, non era di certo un disastro), fino alle successive quattro sconfitte nelle ultime cinque partite con addirittura 14 gol subiti. In mezzo la sofferta vittoria di Lecco, che il tecnico aveva accolto con moderato entusiasmo visto il momento difficile. Corini conclude la sua avventura in rosanero con 25 vittorie, 23 pareggi e 21 sconfitte (più una in Coppa Italia contro il Cagliari): un bottino che il City Group non ha ritenuto abbastanza soddisfacente per arrivare alla scadenza naturale del contratto, fissato a giugno 2024.
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Fonte: StadioNews24
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