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Il Palermo vince, Dionisi non convince: ci vorrebbe… ChatGPT. Le pagelle ironiche di A&F

“Niente sesso, siamo Inglesi”. Ma hanno capito dalle parti di Manchester che il vecchio adagio non si applica anche agli esoneri? Almeno uno ogni tanto, quando la situazione sembra proprio disperata? Lo scorso anno i vostri cronitifosi non credevano fosse utile l’esonero di Corini e ce lo hanno buttato fuori. Quest’anno volevamo fuori Dionisi e ce lo ritroviamo ancora davanti. Se ce l’avete con noi, ditelo!
Intanto, tra le grandi innovazioni tecnologiche portate dal gruppo inglese, si conferma l’uso del generatore casuale di frasi “ad mentula canis” per le conferenze stampa di Dionisi. A questo punto consigliamo ChatGPT per i cambi in corso di partita, nella speranza di portare a casa almeno una vittoria ogni tanto.
Chi fa la formazione deve fare i conti con il forfait di Di Francesco e la squalifica di Verre e così torna Lund a sinistra insieme a Pierozzi a destra, rientrato dalla squalifica. In panchina ci sembra di vedere ancora Dionisi per evidente mancanza di alternative. A centrocampo si rivede Segre dal primo minuto insieme a Gomes e all’insostituibile Blin. In avanti Brunori e Joel “facci il miracolo” Pojhanpalo.
L’Arechi sembra il Monumental di Buenos Aires e la ripresa tv sembra fatta da un drone russo di ritorno dal Lago Maggiore: pensavamo non ce ne fottesse più niente ma invece l’ansia sale a palla e cominciamo a temere per le coronarie. Le prime occasioni sono rosanero e ovviamente non si concretizzano. Forse avranno pensato che è inutile andare in vantaggio troppo presto tanto poi ci facciamo recuperare come già detto dal mister più volte.
Quando cominciamo ad accoccolarci più comodi sulla poltrona per provare a farci una mezza pènnica ed evitare troppa bile, arriva un colpo di genio di Matteo Brunori. Punizione battuta corta su di lui, due passi verso la porta e un tiro a giro degno di Insigne (il fratello forte però) e siamo avanti!
Il Palermo controlla la partita e se ci trovassimo di fronte a una squadra normale ci sentiremmo sereni, convinti di un prossimo raddoppio. Ma non ci caschiamo e facciamo finta di niente come se stessimo ancora zero a zero. E la nostra strategia paga! Brunori e Pojhanpalo scambiano nello stretto e Matteo si inventa un assist filtrante con il bottone triangolo del joypad della PS5! Joel è glaciale come un iceberg prima del cambiamento climatico e fa secco il portiere in uscita.
Due a zero per noi! Dovremmo andare al riposo sereni e tranquilli, ma non lo siamo perché sappiamo che un semplice cambio di Dionisi può ribaltare il risultato peggio di Alessandro Borghese in 4 ristoranti. La Salernitana rientra pimpante e l’ansia sale. Anche perché il Palermo si difende con ordine ma il tempo passa e si avvicina il momento dei cambi di Dionisi. I granata segnano anche ma, fortunatamente, in netto fuorigioco. I rosanero si svegliano dal solito torpore di inizio secondo tempo e hanno l’occasione anche di segnare ma Segre ha esaurito la sua riserva di gol già lo scorso anno.
Arriva il temuto momento dei cambi e Diakité entra al posto di Pierozzi che però aveva richiesto il cambio. La partita la fa la Salernitana e noi cerchiamo il contropiede decisivo. Cominciano ad affiorare i fantasmi delle rimonte passati, presenti e future e non ci sentiamo affatto bene. E arriva finalmente il momento di Dionisi che riesce a tirare fuori dal cilindro il cambio di Ranocchia per Gomes e, soprattutto, il geniale avvicendamento di Le Douaron per Pohjanpalo. La Salernitana prende anche una traversa alta, noi cominciamo a tirare fuori i santini perché sappiamo che se dovessero accorciare le distanze sarebbe finita.
Finalmente Dionisi può completare l’opera di sabotaggio facendo entrare anche Insigne e Vasic per Brunori e Segre. E ovviamente, appena partono i cinque minuti di recupero, i campani accorciano le distanze su un colpo di testa di un giocatore alto mezzo metro, in mezzo a quelli alti due metri, ma lasciato inspiegabilmente solo in area. I minuti scorrono lenti ma l’arbitro fischia e stavolta la portiamo a casa.
Siamo contenti ma ci sembra che sia cambiato molto poco. Il Palermo gioca bene, va in vantaggio e poi rischia di sprecare di nuovo tutto, anche per i cambi sempre sbagliati del suo allenatore che trasmette terrore ai tifosi e ai giocatori. Solo la scarsezza della Salernitana ha evitato il peggio e ci regala una settimana in zona playoff. Chi vuol essere lieto sia, con Dionisi, di doman non v’è certezza.
Audero s.v. – Deve solo guardare un pallone che si stampa sulla traversa e raccoglierne uno in fondo alla rete su cui non può fare nulla, tanto che probabilmente non si fa neanche la doccia a fine partita. Candido.
Baniya 5 – Già non era sembrato in grande condizione con un paio di iniziative completamente sballate e chiusure in ritardo. Poi, pensa bene di regalarci cinque minuti di puro terrore, facendo saltare solo soletto e segnare di testa, uno che è almeno di un metro più corto di lui. Distratto.
Magnani 8 – Non sbaglia una palla che sia una e, quando necessario, ci mette tutto il suo fisico per intimorire gli avversari. Baluardo.
Ceccaroni 6,5 – Perno ormai insostituibile della difesa a tre sulla fascia sinistra, non disdegna sortite offensive che spesso mettono in difficoltà gli avversari. Costante.
Pierozzi 5 – Visto che in difesa ha da fare poco o nulla,. poiché la Salernitana dalle sue parti risulta inesistente, ci aspetteremmo una bella prestazione in fase offensiva e invece registriamo una notevole quantità di cross sballati e azioni potenzialmente pericolose gestite in maniera inadeguata. Rivedibile.
(dal 13′ s.t. Diakitè) 5 – Praticamente gioca esattamente come il compagno che ha sostituito, cioè male. In aggiunta, non capiamo perché già dopo due minuti in campo quando corre con la stessa fatica di uno che sta completando una mezza maratona. Nato stanco.
Gomes 7 – Guida la linea mediana rosa con autorità sia in fase di contenimento che in quella propositiva, risultando uno dei migliori in campo. E infatti, inspiegabilmente, viene sostituito. Porto sicuro.
(dal 23′ s.t. Ranocchia) s.v.
Blin 6,5 – Crea una diga a centrocampo, mettendo pressione agli avversari e non mollando mai l’osso. Pitbull.
Lund 6,5 – Lo sapete che lo abbiamo spesso criticato ma stavolta ci stupisce con una prestazione attenta, precisa e in cui non sbaglia quasi nulla. Sorpresa.
Segre 6 – Certamente non meriterebbe la sufficienza per i due goal clamorosamente falliti e per un terzo che pure avrebbe potuto realizzare invece di calciare debolmente. Ma siccome gli vogliamo bene, siamo di parte, i voti li decidiamo noi e, soprattutto, capiamo la sua frustrazione per essere stato inspiegabilmente accantonato per lunga parte del campionato lo salviamo lo stesso. Arroganti (noi).
(dal 36′ s.t. Vasic) s.v.
Brunori 9 – Un numero impressionante di giocate a tutto campo che fanno letteralmente impazzire gli avversari, assist come se piovesse e un goal da applausi. Ovviamente la domanda rimane sempre la stessa: perché abbiamo regalato mezzo campionato agli avversari, non facendolo giocare? Top player.
(dal 36′ s.t. Insigne) s.v.
Pohjanpalo 7,5 – Dagli una palla buona per segnare e stai certo che lui lo fa. Nel mezzo tanta corsa, pressione continua sui difensori, assist distribuiti con eleganza. Impressionante l’intesa già maturata con Brunori che potrebbe, se ci vogliamo ancora illudere, cambiare le sorti di un campionato, fin qui, disgraziato. Implacabile.
(dal 23′ s.t. Le Douaron) 5,5 – Già il suo ingresso in campo ci era sembrato abbastanza discutibile. Lui conferma le nostre perplessità giocando 25 minuti anonimi. Abulico.
Dionisi 3 – Come dice il nostro amico Antonio “ma qualcuno glielo ha spiegato che i cambi non si devono fare per forza?”. E soprattutto, aggiungiamo noi, che dovrebbero in genere servire a cambiare in meglio la squadra e non a sminchiarla? Se poi aggiungiamo che ci sembra trasmettere dalla panchina panico e insicurezza capite bene perché il giudizio non possa che permanere negativo e preferiremmo che si comportasse come nella famosa barzelletta del carabiniere e della scimmia. Zavorra.
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Fonte: StadioNews24
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