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Michele Mignani, il teorico del 4-3-1-2: come cambia il Palermo
Michele Mignani è stato scelto dal Palermo per il dopo Corini. Il tecnico nato a Genova il 30 aprile del 1972 si siede quindi su un’altra panchina importante e prestigiosa dopo quella del Bari grazie ai buonissimi risultati ottenuti nella giovane carriera. Il compito è tra i più complicati: subentrare a stagione quasi conclusa e cercare di risollevare una squadra col morale sotto i tacchi ma con ancora la speranza di poter andare in Serie A.
Ex calciatore con un’esperienza importante e da capitano a Siena, Mignani comincia la carriera d’allenatore nel 2016 all’Olbia, in Serie D. Subentrato a gennaio, riesce a condurre la squadra fino alla vittoria dei playoff, che valgono l’accesso alle graduatorie per i ripescaggi in Lega Pro. Ed effettivamente i sardi vengono ripescati, così Mignani affronta la prima stagione tra i professionisti. Il 5 marzo 2017, dopo sei sconfitte consecutive, viene però esonerato e sostituito da Simone Tiribocchi.
Riparte da Siena, la sua ‘isola’ felice, con la squadra in Serie C e la prima stagione con i bianconeri termina con il secondo posto nel girone. Ai playoff arriva in finale, dove perde contro il Cosenza. Il secondo campionato termina col sesto posto e l’eliminazione al secondo turno preliminare dei playoff. Il 20 maggio 2019 viene comunicata l’interruzione del rapporto con la società toscana.
A dicembre del 2019 subentra sulla panchina del Modena, sempre in Serie C. La prima stagione si conclude col nono posto in classifica e l’eliminazione ai playoff contro la FeralpiSalò. Nel campionato 2020/21 si piazza quarto nel Girone B, qualificandosi ai playoff, dove viene eliminato al primo turno della fase nazionale contro l’Albinoleffe. L’11 giugno 2021 la società emiliana comunica che non verrà prolungato il contratto.
Pochi giorni dopo la fine dell’avventura col Modena, Mignani inizia quella a Bari. La prima stagione in Serie C si conclude con la meritata promozione, dopo aver condotto un campionato sempre al vertice e con un vantaggio sulla seconda (il Catanzaro) di ben otto punti. Clamoroso il campionato successivo: in Serie B il Bari arriva terzo con 65 punti, qualificandosi per le semifinali dei playoff. Agli spareggi i pugliesi eliminano il Südtirol, approdando poi alla finale contro il Cagliari; sono i sardi però ad andare in A dopo l’1 – 1 dell’andata e la vittoria per 0 – 1 al San Nicola con un gol di Pavoletti segnato al 94′. Una delusione troppo forte per tutto l’ambiente, che condiziona la stagione successiva: il 9 ottobre 2023, dopo aver collezionato dieci punti in nove giornate frutto di una sola vittoria, sette pareggi e una sconfitta e con la squadra biancorossa al dodicesimo posto in classifica, viene esonerato.
Mignani, a un anno di distanza, avrà la nuova occasione di andare in Serie A, questa volta con il Palermo. Il tecnico dovrà prima trovare la quadra dal punto di vista tattico: il sistema di gioco prediletto è il 4-3-1-2, ma in diverse partite ha schierato il 4-3-3, soprattutto all’inizio dell’ultima stagione col Bari. L’organico dei rosanero, costruito proprio per il 4-3-3, è ricco di esterni offensivi, ma il trequartista per il gioco di Mignani è imprenscindibile. Col 4-3-1-2- potrebbero ‘esaltarsi’ giocatori come Ranocchia (una volta superato l’infortunio), Henderson o Vasic. La soluzione migliore potrebbe essere il 4-2-3-1, modulo utilizzato anche da Eugenio Corini negli ultimi mesi ma troppo offensivo nell’interpretazione, alla luce delle statistiche.
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Fonte: StadioNews24
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