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Palermo – Cittadella 0 – 1 LE PAGELLE / Insigne, troppi errori. Verre “part time”

È finita come peggio non si poteva. Il Palermo ha accettato la ‘roulette russa’ e l’ha persa. È stata una gara con poco equilibrio che il Cittadella ha vinto nel finale con un po’ di fortuna ma senza neanche rubare troppo. La squadra veneta è quella che ha creato più pericoli in tutta la stagione, grazie a una squadra rosanero molto lunga, che ha avuto anche la grave pecca di sprecare palle gol abbastanza clamorose.

Ancora una volta il Palermo si infrange sugli scogli quando il calendario sembra diventare propizio. Dovevano essere tre punti facili e invece è arrivata una sonora lezione perché il Cittadella, pur molto più modesto tecnicamente, non ha mai rinunciato a giocare. E se Insigne non riesce a mettere dentro nemmeno una delle cinque occasioni avute sul sinistro i conti non tornano.

Le poche cose positive riguardano Le Douaron, che è apparso sempre più calato nella realtà rosa, ma i gol ancora latitano. Henry ha contribuito poco e non si poteva chiedere il miracolo a Brunori, il cui ingresso a un quarto d’ora dalla fine è sembrato tardivo.

Ci sarà molto da riflettere in casa rosanero. Se il primo tempo era stato comunque accettabile per numero di palle gol prodotte, nella ripresa si è visto pochissimo, nessuna idea, poco ritmo. “Meritiamo di più”, gridavano i tifosi a fine gara, come dargli torto? E la classifica peggiora sensibilmente, poteva essere un quarto posto e invece si torna nella melma di metà classifica.

PALERMO: Desplanches 6; Pierozzi 5 (dal 20′ s.t. Diakité 5,5), Nedelcearu 5, Nikolaou 6 (dal 20′ s.t. Lund 5,5), Ceccaroni 6; Segre 5, Gomes 6 (dal 37′ s.t. Ranocchia s.v.), Verre 6 (dal 31′ s.t. Brunori s.v.); Insigne 5, Le Douaron 6,5 (dal 20′ s.t. Henry 5), Di Francesco 5.

CITTADELLA: Kastrati 8; Salvi 6,5, Pavan 6, Carissoni 6; Vita 6 (dal 49′ s.t. Cecchetto s.v.), Amatucci 6,5, Tronchin 6 (dal 20′ s.t. Tessiore 6), Branca 6,5 (dal 38′ s.t. D’Alessio s.v.), Masciangelo 6; Pandolfi 7,5 (dal 49′ s.t. Ravasio s.v.), Rabbi 6 (dal 20′ s.t. Magrassi 6,5).

Desplanches 6: Per 90 minuti è stata la migliore partita in maglia rosanero. Un paio di parate su Pandolfi e Rabbi, nel primo tempo, sono di estrema difficoltà e si può dire che salvi il risultato. Già all’alba della gara si era esibito in una difficile parata in uscita (ma l’azione era viziata da fuorigioco) che era il segnale di una buona giornata. Poi però al 90esimo viene trafitto da Pandolfi e qualche responsabilità ce l’ha, visto che il tiro parte da posizione molto angolata.

Pierozzi 5: Rileva Diakitè anche nei compiti. Si trova spesso nella metà campo avversaria per inserirsi negli spazi che gli lascia liberi Insigne. Mette in mostra un piede non particolarmente ‘educato’, come quando va al tiro dal limite dell’area mandando in curva. In fase difensiva soffre un po’ sulle ripartenze veloci dei veneti. Rispetto al compagno ha meno potenza atletica ma va considerato che finora ha giocato poco.

(dal 20′ s.t. Diakitè) 5,5: Gioca solo nella metà campo avversaria, senza preoccuparsi della fase difensiva. Del resto il Cittadella ha speso tanto e lui cerca di aiutare la manovra offensiva. Ma al di là di un po’ di vivacità non ci mette nulla.

Nedelcearu 5: Quando il Cittadella spinge palla a terra e con velocità il rumeno va in affanno. Rischia un rigore su un cross laterale. Mostra qualche indecisione in fase di copertura anche perché gli attaccanti avversari si presentano negli ultimi venti metri con un po’ troppo frequenza. Mai il Palermo aveva subito tanto in casa.

Nikolaou 6: Nessun errore individuale grave ma Rabbi – bravissimo – lo anticipa su un cross tutto sommato prevedibile. È decisamente migliorato in fase di costruzione, palla al piede, non limitandosi ad appoggi orizzontali. Esce per infortunio.

(dal 20′ s.t. Lund) 5: Anche lui gioca stabilmente nella metà campo avversaria ma non riesce a mettersi in mostra.

Ceccaroni 6: A giudicare dalle scelte di Dionisi si direbbe che Ceccaroni ha scalato le gerarchie: il titolare della fascia sinistra adesso è lui. È sempre abbastanza disponibile nel farsi vedere in fase di impostazione ma è un po’ meno incisivo di altre volte. Chiude da centrale, con licenza di inserimento ed è tempestivo in un paio di chiusure. È lui però in chiusura su Pandolfi e lo lascia tirare, un frangente che gli costa l’ampia sufficienza che fin lì aveva ampiamente meritato. E quando al 95esimo potrebbe pareggiare di testa il portiere avversario compie un miracolo.

Segre 5: In un centrocampo con spazi più larghi il suo dinamismo è utile. Prende tante botte e recupera molti palloni ma spinge con continuità solo nel primo tempo, nella ripresa si vede molto meno. Ha anche una buona opportunità per andare in gol ma il suo tiro è un po’ troppo centrale.

Gomes 6: Personalità e agonismo, sono queste le sue migliori qualità di oggi. È sempre più un riferimento per i compagni e in una partita abbastanza diversa dal solito sa che deve correre ancora di più per garantire filtro alla squadra. Il suo apporto cresce di rilevanza con il passare dei minuti, quando deve anche sopperire al calo di Verre.

(dal 37′ s.t. Ranocchia) s.v.: Otto minuti sono pochi per chiedergli qualcosa.

Verre 6: Prima mezz’ora di grande qualità, è quasi sempre lui a ispirare le azioni più pericolose, a trovare i tempi giusti per le verticalizzazioni. Soprattutto, è eccellente l’intesa con Di Francesco sulla fascia sinistra. Cala via via con il passare dei minuti, confermandosi giocatore “part time”. Il suo cambio con Brunori è fin troppo tardivo.

(dal 31′ s.t. Brunori) s.v.: Entra troppo tardi.

Insigne 5: Giocate sublimi e gol divorati. Una gara piena di eccessi, davanti agli occhi di Miccoli al quale oggi si è evidentemente ispirato. Nel primo tempo ha avuto più occasioni da gol che in tutta la passata stagione ma fra egoismo ed errori di mira non è riuscito a sfondare e in un paio di occasioni gli errori sono stati gravi. Ma è anche giusto sottolineare la grande vivacità con cui disegna gioco non soltanto sulla fascia destra ma anche al centro. Il gol l’avrebbe anche meritato ma si è troppo incaponito e questo è stato un errore che in fondo ha condizionato la partita.

Le Douaron 6,5: Un altro piccolo step verso un definitivo coinvolgimento nei processi di squadra. Dionisi lo schiera punta centrale, facendo riposare Henry e il giocatore francese fa vedere qualcosa di buono, partecipando alle principali azioni da gol e regalando due assist preziosi a Insigne nel primo tempo. Il gol lo segna anche, facile ma non banale, su assist di Gomes ma gli viene annullato (giustamente) per fuorigioco del centrocampista. Fa tanto movimento sul fronte d’attacco confermando l’impressione – peraltro chiara fin dall’inizio – che lui è un giocatore che si trova a proprio agio da attaccante. L’avremmo tenuto in campo ma forse era stanco e Dionisi lo cambia a metà ripresa con Henry.

(dal 20′ s.t. Henry) 5: Non riesce a offrire un contributo significativo, un paio di sponde ma nulla di più.

Di Francesco 5: Un paio di grandi giocate scaldano il pubblico ma gli manca la continuità. Si intende bene con Verre ma sul taccuino delle cronaca non scrive nulla di decisivo.

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Fonte: StadioNews24

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Redazione

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