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Palermo – Reggiana 2 – 0 LE PAGELLE / Gomes, un gol e… mezzo. Insigne rigenerato. E Le Douaron…

Il primo tempo del Palermo è come quello di Modena, forse anche più bello. La novità è che il secondo tempo è stato gestito meglio, nonostante una clamorosa indecisione dei due centrali difensivi che stava per riaprire la partita. E invece la vittoria, costruita nel primo tempo, non è mai stata realmente in pericolo. E il successo è complessivamente più che meritato.

Il Palermo si è finalmente scrollato di dosso l’incubo di quella statistica che non lo vedeva vincente al “Barbera” in campionato da metà febbraio e può respirare, nello spogliatoio e in classifica, dove adesso si colloca al quinto posto. Si può dire con una certa precisione che Dionisi sta un po’ modificando il volto dei rosanero, più consono adesso a quello di una squadra con ambizioni.

L’eroe di giornata è Gomes, ma un po’ tutti hanno offerto una prestazione ampiamente sufficiente. Ed è piaciuto anche il modo in cui sono entrati i cambi dalla panchina, in particolare Le Douaron e Vasic.

PALERMO (4-3-3): Desplanches 6,5; Diakité 6,5, Baniya 5,5 (dal 20′ s.t. Nedelcearu 6), Nikolaou 5,5, Ceccaroni 6,5 (dal 27′ s.t. Lund s.v.); Segre 6,5, Gomes 8, Verre 6,5 (dal 20′ s.t. Vasic 6,5); Insigne 7 (dal 41′ s.t. Buttaro s.v.), Henry 6,5 (dal 27′ s.t. Le Douaron 6), Di Francesco 6,5.

REGGIANA (4-3-2-1): Bardi 6,5; Fiamozzi 5,5, Meroni 5, Lucchesi 5,5, Fontanarosa 5; Ignacchiti 4,5 (dal 21′ s.t. Maggio s.v.), Stulac 5,5 (dal 33′ s.t. Pettinari s.v.), Sersanti 6; Marras 5,5 (dal 21′ s.t. Vergara 5,5), Girma 4,5 (dal 1′ s.t. Portanova 5,5); Vido 4,5 (dal 21′ s.t. Okwonkwo 5,5).

Desplanches 6,5: Subito un brivido su conclusione di Sersanti che accarezza l’esterno della rete. Poi i compagni gli rendono la giornata molto serena, se si eccettua quella ‘pantomima’ tra Baniya e Nikolaou sulla quale poteva fare ben poco. Un’uscita alta nella ripresa gli vale una mezza ovazione, l’altra metà di ovazione è per un intervento di testa in tuffo al limite dell’area. Nel finale anche una bella parata su un tiro di sinistro di Fontanarosa.

Diakité 6,5: Gioca quasi costantemente nella metà campo avversaria, secondo uno schema che sta prendendo piede nel Palermo; Insigne si accentra e che gli lascia campo sulla fascia. Diakité non è esplosivo come altre volte ma quanto basta per guadagnarsi un’ampia sufficienza. Sfiora un gol di testa su una punizione dalla linea di fondo e serve un buon assist nel finale per Di Francesco.

Baniya 5,5: Non è una partita che gli può mettere ansia eppure a inizio di ripresa regala una clamorosa chance a Vido; questa volta gli va bene ma l’ingenuità è tanto inspiegabile quanto grave. Fino ad allora aveva mostrato una buona sincronia di movimenti con Nikolau. Si fa male al ginocchio a metà ripresa su un intervento in anticipo e deve lasciare il campo.

(dal 20′ s.t. Nedelcearu) 6: Gara già addomesticata, un pomeriggio sereno.

Nikolaou 5,5: Come per il compagno di reparto, quella frittata a inizio di ripresa è troppo grave per poterla relegare a incidente di percorso e macchia una prestazione che era stata più che positiva. È sembrato più sciolto nei movimenti, anche più sicuro con la palla al piede consentendosi qualche disimpegno di qualità.

Ceccaroni 6,5: Dionisi lo riconferma dopo la positiva prestazione di Modena e Ceccaroni ricambia ancora la fiducia. Sta prendendo confidenza con la fascia sinistra, ha un discreto tempismo nello scegliere i tempi dell’inserimento e mostra un piede più educato. Nell’azione del 2 a 0 c’è anche il suo zampino con l’appoggio in verticale per Insigne.

(dal 27′ s.t. Lund) s.v.: Rileva Ceccaroni nel suo ruolo naturale, quando ormai c’è solo da gestire la gara.

Segre 6,5: Se la sua prestazione non risalta è solo perché tutto il centrocampo si muove con armonia, nessuno deve fare gli straordinari e conosce bene i suoi compiti. In una partita giocata quasi sempre all’attacco non ha dovuto nemmeno provare incursioni in area, preoccupandosi semmai di garantire equilibrio.

Gomes 8: Segna il suo primo gol in rosanero. Verrebbe da dire: clamoroso, visto che il tiro in porta non è tra i suoi fondamentali preferiti. E invece segue l’azione e sfrutta un rimpallo per calciare dal limite con un tiro a giro non forte ma chirurgico. Premio meritato per la sua crescita costante. Il secondo… gol, quello che non si vede, è quando all’8′ della ripresa salva sulla linea, con un intervento complicatissimo, dopo una clamorosa frittata dei due centrali difensivi che poteva riaprire la partita e riportare in campo i fantasmi della rimonta. È stato abbastanza essenziale nelle giocate, aiutato dal senso della posizione e da un buon dinamismo.

Verre 6,5: Non è il giocatore spaccapartite che si era visto a Modena ma il suo innesto ha indubbiamente dato qualità al centrocampo, garantendo un buon numero di giocate che possono fare male. Se troverà la piena condizione fisica (veniva da una settimana complicata e non è andato oltre i 70 minuti) sarà un bel jolly per Dionisi.

(dal 20′ s.t. Vasic) 6,5: Appena entrato va subito al tiro – ribattuto – mostrando di essere in partita. Poi serve una buona palla ad Henry.

Insigne 7: Decisamente rigenerato. Entra in quasi tutte le azioni d’attacco e in particolare sul 2 a 0, che trae origine da una sua conclusione respinta dalla traversa. Ha ripreso fiducia, è sempre pronto a dare una soluzione alla manovra offensiva.

(dal 41′ s.t. Buttaro) s.v.: Rinforza gli argini negli ultimi minuti.

Henry 6,5: Torna al gol, sfruttando la respinta della traversa e insaccando a porta vuota. Abbastanza semplice, ma testimonia la sua concentrazione e la freddezza sotto porta. Era partito male, con un goffa verticalizzazione su lancio di Di Francesco. Poi si scrolla di dosso l’ansia, sfiora il gol di testa su azione di corner e poi un altro su cross di Verre, serve qualche buona palla di sponda ai compagni. Va via via spegnendosi: non c’è in panchina Brunori ma Dionisi lo sostituisce con Le Douaron.

(dal 27′ s.t. Le Douaron) 6: Dionisi lo prova anche al centro per venti minuti, dopo l’apparizione a sinistra di Modena. La vera novità è che si muove con grande intensità, che non sempre coincide con l’efficienza, ma è giù un gradino più in su di quello che si era visto finora. È come se si fosse sbloccato. Sul piano tattico è ancora da decifrare.

Di Francesco 6,5: Ritrova il ritmo dei giorni migliori e fluttua agile in tutte e due le metà del campo. I due gol del primo tempo sono ‘figli’ di sue conclusioni rimpallate, a sinistra è sempre pronto al guizzo in profondità. Nella ripresa, un po’ come tutti i compagni, rallenta il ritmo. Nel finale potrebbe segnare il terzo gol ma non è preciso.

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Fonte: StadioNews24

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Redazione

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