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Palermo, si chiude un 2024 da dimenticare: ora bisogna voltare pagina

Doveva essere l’anno della dimostrazione di forza del City Group dopo il ‘consolidamento’ e l’avvio del ‘percorso’, invece è stato un 2024 da dimenticare per il Palermo. Il club rosanero ha commesso troppi errori dal punto di vista calcistico e l’inaugurazione del centro sportivo di Torretta – un momento senza dubbio storico – non può addolcire 365 giorni di patimenti e dispiaceri per i tifosi.

Un 2024 avaro di soddisfazioni

I numeri, più di ogni altra cosa, fotografano l’anno del Palermo. Nel 2024, i rosanero hanno ottenuto 48 punti nelle 39 partite disputate in Serie B. Lo score è stato di 12 vittorie, 12 pareggi e 15 sconfitte (50 gol fatti e 49 subiti). Troppo poco per una squadra che nella scorsa stagione partiva con ambizioni importanti mentre in questo campionato avrebbe dovuto lottare per la promozione diretta.

Il Palermo, nella speciale classifica dell’anno solare 2024, è al settimo posto. In cima alla graduatoria, tra le squadre che hanno disputato 39 gare in Serie B, c’è il Pisa, seguito da Spezia e Cremonese. Le prime due stanno disputando un grande campionato; i grigiorossi sono sempre lì, in lotta per la promozione.

Da Corini a Dionisi, allenatori flop

I tre allenatori che si sono alternati sulla panchina del Palermo nel 2024 non sono riusciti a dare il proprio marchio alla squadra. Corini è stato esonerato il 3 aprile, quasi a furor di popolo, dopo un biennio complicato. Mignani ha sprecato la sua occasione, limitandosi al ‘compitino’ e portando i rosa alla semifinale dei playoff, senza però dare mai l’impressione di potersela giocare fino in fondo. E poi è arrivato Dionisi.

La firma di Dionisi sembrava il segnale giusto per rinnovare le ambizioni di un ambiente deluso. Il tecnico era reduce da due stagioni e mezzo in Serie A, culminate dall’esonero al Sassuolo dopo due buone stagioni. Le belle intenzioni, però, non si sono trasformate in risultati: il Palermo si ritrova fuori dalla zona playoff, si deve guardare dietro in classifica, i tifosi contestano e la posizione dell’allenatore è più traballante che mai.

City Group, lecito aspettarsi di più

L’anno che doveva dimostrare la forza del City Group – non solo in termini economici, ma anche strutturali e di conoscenze – si è trasformato nell’annus horribilis. Fuori dal campo, la proprietà ha sbagliato poco o nulla: i bilanci sono sanissimi; i numeri di marketing, merchandising, pubblicitari… sono in crescita esponenziale; è stato inaugurato il centro sportivo di Torretta; si sta lavorando allo stadio “Barbera”, con diverse migliorie necessarie…

Un club calcistico, però, è fondato sui risultati sportivi e alla terza stagione consecutiva in Serie B era lecito aspettarsi di più. È chiaro che il campionato non è ancora finito, c’è tempo per rimediare (i playoff rimangono un obiettivo primario per puntare alla promozione), ma serve voltare pagina al più presto possibile per non trasformare il tutto in un incubo.

Dionisi rischia, ma anche De Sanctis

Sono giorni di riflessione in casa Palermo. La sconfitta di Cittadella ha lasciato un segno profondo, la sosta di campionato (si torna in campo il 12 gennaio) si presta a valutazioni ponderate e non di pancia. L’impressione è che il City Group voglia dare una scossa, la traduzione sarebbe una rivoluzione tecnica.

Il club riflette sull’esonero di Dionisi, ma anche la posizione del d.s. De Sanctis è in fase di valutazione. Potrebbero salutare entrambi, potrebbe essere licenziato uno dei due, potrebbero restare entrambi. Tre le possibili strade, difficile capire in che direzione stia andando il Palermo. L’impressione è che qualcosa possa cambiare, la decisione verrà presa entro il 4 gennaio, giorno della ripresa degli allenamenti.

Se rivoluzione sarà, si rivaluterà anche la strategia legata al calciomercato (al momento gli arrivi sono vincolati alle partenze). L’organico attuale ha deluso e potrebbe essere profondamente ritoccato nella sessione invernale. Tanti addii e nuovi innesti darebbero quella scossa che serve al Palermo per voltare pagina e guardare al 2025 con più ottimismo.

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Fonte: StadioNews24

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Redazione

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