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Südtirol – Palermo 1 – 3 LE PAGELLE / Ranocchia e Baniya trascinano, bene Gomes
Tre indizi fanno una prova. Tre vittorie consecutive in trasferta, più o meno tutte con lo stesso copione tattico, dimostrano che lontano dal “Barbera” il Palermo ha trovato un suo equilibrio. Sul piano del gioco nulla di entusiasmante ma contava il risultato e quello è stato raggiunto, con la personalità della squadra di alto lignaggio e con rischi molto limitati.
Una risposta di livello, una vittoria che ha scacciato via la forte delusione della gara di Napoli, che aveva amareggiato i tifosi. E che ripropone il Palermo nelle zone alte di una classifica ancora troppo corta per essere guardata con attenzione.
Una partita decisa dai calci piazzati, quindi da episodi, ma il Palermo ancora una volta ha dimostrato compattezza tra i reparti, movimenti sincronizzati, palleggio superiore e anche maggiore convinzione. Ranocchia è stato uno dei protagonisti ritrovati mentre Baniya è quello che ha sorpreso più di tutti, con una prestazione autorevole arricchita dal gol dell’1 a 0.
Fra le cose positive anche il buon ingresso dei giocatori dalla panchina: emblematico che l’azione del 3 a 1 sia stata impostata da Di Francesco, elaborata da Brunori e rifinita da Insigne. Ora, con il cuore più leggero, bisogna imparare ad aggredire le gare casalinghe: domenica c’è la Salernitana al “Barbera”, una vittoria manderebbe in orbita i rosanero.
SÜDTIROL: Poluzzi 6; Kofler 5,5, Ceppitelli 5, Giorgini 5,5; Molina 6 (dal 16′ s.t. El Kaouakibi 5,5), Arrigoni 5,5, Kurtic 5 (dal 37′ s.t. Zedadka s.v.), Rover 6,5; Tait 6 (dal 16′ s.t. Praszelik 5,5), Casiraghi 7 (dal 37′ s.t. Crespi s.v.); Odogwu 5 (dal 16′ s.t. Merkaj 5).
PALERMO: Desplanches 6,5; Diakité 7, Baniya 7,5, Nikolaou 6,5, Lund 6,5; Segre 6,5 (dal 42′ s.t. Ceccaroni s.v.), Gomes 7, Ranocchia 7,5 (dal 31′ s.t. Saric 6); Le Douaron 6 (dal 14′ s.t. Insigne 6,5), Henry 6,5 (dal 31′ s.t. Brunori 6,5), Di Mariano 6,5 (dal 31′ s.t. Di Francesco 6,5).
Desplanches 6,5: Il Südtirol per 50 minuti non inquadra quasi mai la porta, semplificandogli il lavoro. Poi arriva quella punizione di Casiraghi che si insacca all’incrocio dopo aver scavalcato la barriera: è una prodezza da applaudire, il portiere è un po’ sorpreso ma ha pochissime responsabilità. Svolge bene tutta l’ordinaria amministrazione. Qualche brivido sui calci piazzati, soprattutto i corner, quando la palla spiove nell’area piccola affollata come un autobus: lui decide di non uscire quasi mai e forse ogni tanto dovrebbe essere un po’ più spregiudicato.
Diakite 6,5: Ha riposato giovedì e può scatenarsi oggi. Fisicamente vince quasi sempre i duelli individuali, deve imparare a essere più ordinato con la palla al piede, specialmente quando supera la linea di metà campo. La sua superiorità atletica andrebbe sfruttata meglio. Ma è sempre vivo, disponibile a supportare Le Douaron su quella fascia. E il gol del 2 a 1, di testa, con la più classica delle ‘spizzate’, è un premio alla sua generosità.
Baniya 7,5: Prestazione più che autorevole, sta bene e ha personalità. Sblocca la partita al ventesimo con un colpo di testa effettuato con disarmante facilità. Al centro della difesa è sempre molto presente, importante una sua ribattuta su conclusione di Rover. È un armadio a quattro ante con una discreta elasticità fisica: quando entra in collisione con Odogwu – il gigante avversario – fa scintille ma non cede di un centimetro. Se si confermerà su questi livelli il Palermo avrà risolto una buona parte dei problemi difensivi.
Nikolaou 6,5: Accanto al compagno italo-turco sembra quasi sparire. Da un lato gioca con sicurezza sapendo di essere sempre supportato, dall’altro mostra qualche incertezza in fase di impostazione. Ma nessuna sbavatura sulle palle che contano.
Lund 6,5: È tra i pochi in campo ad avere giocato anche giovedì dall’inizio. E quindi è tra quelli che deve gestire la partita anche sotto il profilo atletico, considerato che stavolta non c’è neanche la possibilità di cambiarlo con Pierozzi che non è stato convocato. Partita prudente dunque, con qualche tentativo in avanti senza troppa storia: ma indietro rischia poco.
Segre 6,5: Lavora tanto di corsa e di muscoli. Quella fetta di centrocampo la presidia bene, rischiando poco e ogni tanto segnalandosi per l’intelligenza tattica con cui va a coprire situazioni potenzialmente scabrose. La solita garanzia di quantità e qualità con un solo neo: quel fallo che provoca la punizione trasformata in gol da Casiraghi.
(dal 42′ s.t. Ceccaroni) s.v.
Gomes 7: Cresce di personalità partita dopo partita. Gioca tanti palloni, soprattutto davanti alla sua difesa, e sbaglia poco. A Napoli aveva rifiatato, a Bolzano ha restituito con gli interessi, visto che non si è fermato un minuto. Non ha ancora la sicurezza e la disinvoltura necessaria nelle verticalizzazioni di gioco, ma quando ci riuscirà giocherà in Serie A (speriamo col Palermo).
Ranocchia 7,5: La punizione che consente a Baniya di segnare l’1 a 0 è davvero bella: precisa e forte al punto giusto. Ci voleva quest’assist per dargli un po’ di fiducia dopo prestazioni non particolarmente brillanti. E la fiducia ritrovata lo porta a battere in modo identico, sempre dal centro-sinistra, stavolta nel secondo tempo, un’altra punizione gioiello per la testa di Diakité. E per poco non ci scappa la terza replica qualche minuto dopo. Capisce di essere in giornata giusta e rispetto ad altre recenti partite è molto più continuo nel gioco, più generoso in fase di copertura e giocando così sarà sempre un problema per le difese avversarie.
(dal 31′ s.t. Saric) 6: Il Palermo è in vantaggio e deve amministrare; il compito non è difficilissimo perché gli altoatesini sono sfiduciati ma lui c’è.
Le Douaron 6: Attivo, dinamico, volenteroso, a tratti anche rabbioso. La fascia destra la calpesta tutta, a volte anche in difesa a dare una mano soprattutto durante l’inizio prudente della sua squadra. Ma deve cominciare a essere più concreto in fase conclusiva, visto che gioca sulla linea degli attaccanti. Resta il dubbio se la posizione esterna sia quella a lui più congeniale. Esce dopo un’ora ed è probabile che Dionisi non sia particolarmente contento.
(dal 14′ s.t. Insigne) 6,5: Si piazza a destra, sulla sua fascia. Tocca pochissimi palloni, ma uno di questi è quello del gol del 3 a 1 che riporta alla memoria quello del mese scorso a Cremona: il tocco è agevole ma la cosa importante è che lui segue l’azione e si fa trovare pronto.
Henry 6,5: La solita partita, spesso spalle alla porta per catturare i passaggi in avanti, difendere palla e magari conquistare qualche punizione che consenta alla squadra di guadagnare terreno. Faccia alla porta è un po’ più lacunoso ma bisogna riconoscergli grande dedizione a svolgere il lavoro per il quale Dionisi lo preferisce a Brunori. Esce a un quarto d’ora dalla fine stremato.
(dal 31′ s.t. Brunori) 6,5: Entra ed è subito in partita. E difatti dopo pochissimi minuti il Palermo segna il 3 a 1 liberatorio grazie a una sua azione che porta scompiglio in area avversaria. Un esempio per come sta ‘sopportando’ lunghe panchine alle quali non era abituato.
Di Mariano 6,5: Anche lui, come Le Douaron, è molto attivo e volenteroso, conquista tantissime punizioni utili ma si perde un po’ quando arriva negli ultimi 20 metri e dovrebbe procurare problemi alle difese avversarie. Intelligente nel primo tempo un suo assist in area per Henry che non controlla in modo adeguato.
(dal 31′ s.t. Di Francesco) 6,5: Avvia l’azione del 3 a 1, sembra recuperato sul piano atletico vista la disponibilità agli scatti in velocità.
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Fonte: StadioNews24
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